Revue Romane, Bind 21 (1986) 1

Il superlativo italiano

di

Minne Gerben de Boer

0. Le costruzioni superlative vanno distinte in due tipi principali:

(a) Quelle che servono a determinare un sintagma nominale (SN). L'effetto semantico è quello di presentare l'oggetto a cui ci si riferisce sotto la forma di una descrizione definita: esso viene allora identificato mediante un confronto con l'intera classe degli oggetti designati dal sostantivo. Così in:

(1) La ragazza più intelligente della classe

parliamo di un membro della classe degli individui chiamati ragazze e l'identifichiamo mediante il confronto con la classe delle ragazze della classe in genere, confronto che si fa secondo il criterio indicato dall'aggettivo, cioè quello dell'intelligenza. Tali costruzioni sono possibili in tutte le posizioni della frase dove possiamo avere un SN. Le tratteremo più estesamente nei paragrafi 1-6.

(b) Quelle che assolvono un'altra funzione nella frase. Queste costruzioni non servono a determinare un sintagma nominale, quindi manca loro anche l'articolo determinativo o un suo equivalente. Per questa ragione esse si distinguono male dalle costruzioni comparative con cui vengono spesso confuse. Si può trattare di:

(b 1) un sintagma aggettivale usato predicativamente, p. es.:

(2) II giorno in cui il nostro lavoro era più faticoso

(b 2) un sintagma avverbiale, p. es. :

(3) Di tutte queste ragazze, Marisa lavora più diligentemente

(b3) un sintagma quantitativo, p. es.:

(4) Dei nostri amici Luigi è quello che ha più soldi

(5) Di noi tre, Paolo ha mangiato di più

Anche in questi esempi si fa un confronto tra un elemento definito e l'intera
classe degli oggetti di cui esso fa parte, ma il rapporto è più indiretto: in (2) esso
riguarda p. es. il giorno menzionato e l'insieme di tutti i giorni.

Tratteremo queste costruzioni più estesamente nei paragrafi 7-9.

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1. Partiamo da una frase che rappresenta un tipo molto comune di costruzione
superlativa:

(6) Carla èla più intelligente di tutte queste studentesse

La frase (6) contiene tutti gli elementi che sono caratteristici per i superlativi. Li elenchiamo qui con lo scopo di introdurre la terminologia necessaria per la discussione. Ci riferiamo agli unici studi seri che conosciamo sul superlativo, cioè i lavori di Barbaud (1974 e 1976).

Ogni costruzione superlativa riposa su un confronto tra due insiemi A e B di cui A è incluso in B. Chiamiamo A l'insieme attualizzato (detto anche focalizzato da Barbaud) e B l'insieme di riferimento. Nel nostro esempio A è rappresentato da la studentessa più intelligente e B da tutte queste studentesse. Nel caso considerato, il sottoinsieme A consiste di un solo membro, ma questo non è necessario, come vediamo dalla frase (7):

(7) Carla e Marisa sono le più intelligenti di tutte queste studentesse

In (7) l'insieme attualizzato consiste di due membri senza che ciò cambi minimamente
la costruzione.

L'insieme attualizzato e l'insieme di riferimento vengono confrontati secondo un criterio determinato, cioè vengono considerati sotto un aspetto particolare. In (7) tale criterio è rappresentato da una proprietà dei membri degli insiemi menzionati, che è quella indicata dall'aggettivo intelligente. Tale criterio dev'essere misurabile. L'indicatore di superiorità più situa l'insieme attualizzato rispetto all'insieme di riferimento stabilendo che quando si misurano tutti gli elementi di quest'ultimo secondo il criterio prescelto il primo si trova al polo superiore. Nel caso opposto, l'indicatore d'inferiorità meno stabilisce che l'insieme attualizzato si trova al polo inferiore.

L'ultimo elemento presente in (6) è l'articolo determinativo che asserisce l'unicità dell'insieme attualizzato. L'articolo determinativo fa parte del sintagma nominale, in cui determina il sostantivo, espresso o meno. Contrariamente a quanto succede in francese (vedi De Boer 1985 e De Boer (in corso di stampa)) l'articolo determinativo non fa parte dell'indicatore di superiorità. Ciò si vede immediatamente nella frase (8) che rappresenta un tipo leggermente diverso di superlativo:

(8) Carla èla studentessa più intelligente di tutte

In (8) la è l'articolo determinativo che determina il SN la studentessa e quindi anche il SN più esteso la studentessa più intelligente di tutte. Invece, nel SA più intelligente di tutte l'avverbio quantitativo più modifica l'aggettivo intelligente e quindi l'intero SA indipendentemente dalla strutture del SN che lo domina. Lo

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stesso vale per una frase come (9), dove l'aggettivo è preposto al sostantivo, anche
se lo si vede meno chiaramente:

(9) Carla èla più brava studentessa di tutte

In (9) più brava...di tutte èiISA (discontinuo in questo esempio) che poi è dominato dal SN che ha studentessa come testa e la come articolo determinativo. L'indipendenza dell'articolo rispetto all'avverbio quantificativo può essere dimostrata in tutti i casi in cui la costruzione superlativa non è un SN, come vedremo nel paragrafo 9.

2. Siccome dal punto di vista sintattico ci sono vari tipi di superlativo, riteniamo utile precisare la distinzione tra struttura sintattica e struttura semantica, anche dal punto di vista terminologico. La frase (6) puô essere rappresentata sintatticamente corne (10):


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L'albero (10) ha solo valore esemplificatore; trascuriamo p. es. i problemi dello esatto posto del SA e del SP rispetto ai nodi che li dominano e dell'ordine relativo del SA e del N. Indichiamo con A il N non riempito lessicalmente. Né ci preoccupiamo di sapere se sia il caso di assumere ancora una struttura sottostante in cui il SP sia un costituente di SQ, che poi venga estraposto. La struttura (10) viene interpretata semanticamente nel modo seguente: la parte Det-SA-N viene interpretata come insieme attualizzato; il SN inferiore, dominato da SP, viene interpretato come insieme di riferimento. Il sintagma quantificatore ci fornisce l'indicatore di superiorità o di inferiorità. Il sostantivo A viene interpretato per mezzo del sostantivo che caratterizza l'insieme di riferimento: si tratta di coreferenza virtuale (nel senso di Milner 1982), cioè identità degli elementi lessicali, non del SN.

3. Ci sono parecchi tipi di superlativi che possono essere considerati analoghi al
tipo (6). Essi corrispondono allo schema seguente, che si interpreta nello stesso
modo di (10):

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DIVL1503

(10

Chiamiamo costruzione superlativa il SNj più comprensivo. Il SP è il complemento di relazione, che contiene un SN2, interpretato come insieme di riferimento. La preposizione che lo introduce può essere di o tra, Nj eN2 sono le teste di SN^ e SN2 rispettivamente; generalmente esse sono coreferenziali. N2 indica la classe degli individui di cui Nj costituisce una parte; tale classe può essere delimitata mediante (COMPL), l'espansione facoltativa del SN2, che può essere p. es. un SP oppure una frase.

Se si fa l'inserzione lessicale per tutti i sostantivi possibili si ottiene una frase
poco accettabile perché troppo esplicita, p. es:

(12) ? Andrea èil ragazzo più giovane dei ragazzi della sua classe

Tutte le costruzioni accettabili possono essere considerate come ellittiche: per l'interpretazione semantica bisogna dare un'interpretazione alle categorie vuote. Se si inserisce il risultato di tale interpretazione nella struttura sintattica, si ottiene una struttura simile a (11), che può servire come falsariga per l'interpretazione semantica delle diverse costruzioni.

I tipi più comuni delle costruzioni superlative sono (13) e (14):

(13) Andrea èil più giovane di questi ragazzi

(14) Andrea è il ragazzo più giovane della sua classe

Sintatticamente si può dire che in (13) manca il sostantivo testa, di modo che la
struttura equivale a (15):

(15) Andrea èilN più giovane di questi ragazzi

La freccia indica che la testa del complemento di relazione di questi ragazzi, cioè
il sostantivo ragazzi, fornisce l'interpretazione di questo N.

In (14) invece manca il complemento di relazione di + SN (o fra + SN). La
struttura equivale a (16):

(16)


DIVL1531

La freccia indica che la testa della costruzione superlativa, cioè ragazzo, fornisce
l'interpretazione del sostantivo testa del complemento di relazione.

Notiamo che il SP della sua classe in (16) non è il complemento di relazione, ma solo un complemento di specificazione che modifica la testa mancante del complemento di relazione stesso. Questo spiega perché si possa sostituire di con tra in (13) ma non in (14), perché quest'ultima non introduce il complemento di specificazione.

In (13) e (14) l'insieme di riferimento è determinato (questi ragazzi; i ragazzi
della classe). Però è anche possibile che esso sia costituito dall'intera classe degli

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individui designati dal sostantivo ragazzo. Questa possibilità, che è molto frequente
può essere espressa da varie costruzioni che esemplifichiamo sotto (17-21):

(17) Andrea èil ragazzo più caro

(18) Andrea èil più caro ragazzo del mondo

(19) Andrea è il più caro ragazzo che esista

(20) Andrea è il più caro dei ragazzi

(21) Andrea èil più caro ragazzo di tutti

In (17) manca il complemento di relazione; per l'interpretazione della frase procediamo
come per (14), cioè restituiamo il complemento di relazione mancante,
come in (22):

(22)


DIVL1553

L'insieme di riferimento è quindi i ragazzi che, nell'assenza di chiavi contestuali,
viene interpretato come generico.

In (18) il sostantivo mondo serve a dare al complemento di specificazione il suo valore più generale possibile; in (19) la relativa che esista restringe l'insieme dei ragazzi il meno possibile: oltre alla pura e semplice esistenza non ci sono restrizioni. In (20) i ragazzi ha di nuovo il valore generico. In (21) il pronome tutti viene interpretato come tutti i ragazzi, che indica l'intera classe dei ragazzi. Vediamo quindi che vari mezzi sintattici e lessicali concorrono ad esprimere la stessa situazione. L'ultimo, di tutti, si è specializzato in questo senso fino a diventare una marca di superlativo, che se necessario distingue il superlativo dal comparativo.

Un'altra possibilità è che non si esprima né il sostantivo testa né il complemento
di relazione, lasciando al contesto o alla situazione l'interpretazione degli
individui di cui si tratta. Così, da (13) arriviamo a (23):

(23) Andrea èil più giovane

L'interpretazione di (23) è (24):

(24)


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La doppia freccia indica che i due sostantivi sono coreferenziali: l'interpretazione
viene dalla nostra conoscenza del contesto, cioè p. es. dal fatto che nel contesto
precedente è stata questione di ragazzi.

4. La differenza tra di e tra come preposizione introduttiva del complemento di relazione è legata alla differenza di base che c'è tra le due preposizioni: di esprime qui la relazione di parte rispetto a un tutto, fra indica la posizione di un elemento tra gli altri elementi di un insieme. Vediamo i due esempi seguenti:

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(25) Dante è il più grande dei poeti italiani

(26) Dante èil più grande fra i poeti italiani

La frase (25) implica che è possibile stabilire un ordine di grandezza tra i membri dell'insieme dei poeti italiani e che Dante viene allora in testa. In (26) visualizziamo anzitutto i singoli membri dell'insieme dei poeti italiani e indichiamo in un certo senso il posto di Dante rispetto a ciascuno di essi. Anche se tale distinzione si è indebolita nella pratica di modo che in molti casi le due preposizioni si possono usare senza differenza semantica percettibile, il diverso significato di base può aiutare a capire certe esclusioni, p. es. il contrasto tra (27) e (28):

(27) Giorgio mi ha aiutato più di tutti

(28) *Giorgio mi ha aiutato più fra tutti

Come è stato detto nel par. 3, in (27) di tutti è diventato una specie di marca del superlativo rispetto al comparativo e non ha più la funzione di complemento di relazione: tale sviluppo semantico non è stato possibile per/ra che individualizza maggiormente i singoli membri. Si confronti invece la (29), che è perfetta perché permette di considerare idealmente il contributo dei singoli amici:

(29) Fra tutti i miei amici è Giorgio che mi ha aiutato di più

5. Discutiamo poi la domanda se un superlativo possa essere preceduto da un articolo indeterminativo, o più precisamente se il sintagma nominale modificato da un sintagma aggettivale al superlativo possa essere non definito. Siccome per l'italiano tale domanda viene complicata dalla identità formale tra comparativo e superlativo partiamo da un caso di superlativo sintetico, p. es. ultimo, che non può mai essere comparativo. Consideriamo quindi la seguente coppia di frasi:

(30) II prigioniero fuma la sua ultima sigaretta

(31) Zeno fuma un'ultima sigaretta

In (30), che può essere parafrasata come

(32) II prigioniero fuma l'ultima tra le sue sigarette = quella tra le sue sigarette
che è l'ultima

presupponiamo un insieme di "sigarette fumate dal prigioniero" e identifichiamo tra i membri dell'insieme quello che è l'ultimo, cioè dopo di cui non viene nessun altro (ultimo indica rango nel tempo). Notiamo che è possibile anche il plurale: le sue ultime sigarette, che indica che fuma alcune sigarette dopo le quali non viene nessun'altra.

In (31), che può essere parafrasata come:

(33) Zeno fuma una delle "ultime sigarette"

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presupponiamo un insieme di "ultime sigarette" e specifichiamo che Zeno fuma
un membro qualsiasi di questo insieme. Qui il rapporto tra membro e insieme
non comporta nessun'idea di grado: la frase è simile a:

(34) Zeno fuma una buona sigaretta

Cioè, l'aggettivo ultimo diventa simile a un aggettivo "normale" come buono. Ma mentre è possibile che ci siano più sigarette che siano ugualmente buone e fra cui si possa quindi scegliere una qualsiasi, non sembra che ci possano essere più sigaretta che siano ugualmente "ultime", cioè dopo di cui in misura uguale non viene nessun'altra (questo dipende dall'abitudine di fumare una sigaretta alla volta). Per poter dare un'interpretazione a (31) conviene allora postulare un insieme di oggetti (ultime sigarette) che sono ciascuno l'ultimo fra un insieme diverso di sigarette, p.es. l'insieme delle sigarette fumate nel 1890, quello delle sigarette fumate nel 1891, eccetera.

Notiamo ancora che al plurale avremo:

(35) II prigioniero fuma le sue ultime sigarette

(36) Zeno fuma delle ultime sigarette/alcune ultime sigarette

Mentre (35) è compatibile con un'azione non-ripetuta (e per ragioni pragmatiche è addirittura probabile che si tratti di un'azione unica), (36) può solo indicare un'azione abituale: si potrebbe aggiungere un avverbiale come regolarmente o ogni anno.

Questa discussione permette di trarre due conclusioni come risposta alla
domanda iniziale:

(a) se si analizza un superlativo preceduto da un articolo indeterminativo, si scopre che c'è sotto sempre un superlativo con articolo determinativo che magari non si esprime alla superficie, di modo che si può mantenere l'affermazione che il superlativo richiede un articolo determinativo.

(b) la costruzione con l'articolo indeterminativo è solo possibile con le
forme sintetiche, non con la combinazione più (meno) + aggettivo. In altri termini,
la frase:

(37) II dittatore ha sempre attaccato un nemico più debole (*di tutti) s'interpreta sempre come comparativo: più debole di lui. Quest'ultima conclusione sembra venire contraddetta da una frase citata da Battaglia / Pernicone (1960:170): "Un tramonto il più bello che si sia mai visto". Tale frase però non appartiene all'italiano contemporaneo che esprimerebbe la stessa idea probabilmente come "Un tramonto fra i più belli che si siano mai visti".

6. Nella relativa che determina la costruzione superlativa possiamo incontrare sia

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il congiuntivo che l'indicativo. Si vedano gli esempi seguenti:

(38) Del resto èil più caro giovane che io conosca (II Gattopardo 69.47)

(39) Questa fu la cosa più notevole che avvenne durante il viaggio (La
Ciociara 46. 15)

Per interpretare queste frasi, ricorriamo alla formula canonica data nel par. 3, da
cui si possono leggere immediatamente l'individuo attualizzato e l'insieme di
riferimento. Questa formula ci fornisce le parafrasi (40) e (41):

(40) Del resto èil più caro giovane dei giovani che io conosco

(41) Questa fu la cosa più notevole delle cose che avvennero durante il viaggio

Vediamo cosi che semanticamente le relative modificano l'insieme di riferimento: si pone l'insieme dei giovani che il parlante conosce come sottoinsieme dell'insieme di tutti i giovani immaginabili; la frase quindi non esclude che ci siano giovani più cari fra quelli che il parlante non conosce. Slmilmente in (39) l'insieme di riferimento è limitato alle cose avvenute durante il viaggio; solo nei limiti di questo insieme vale il giudizio di notevolezza al grado più alto.

Fin qui le relative s'interpretano in modo analogo; la scelta del modo non c'entra per niente. Esistono alcuni studi che hanno tentato di elucidare le ragioni per tale scelta: Noordhof (1937), Carlsson (1969) e Schmitt Jensen (1970). Da questi studi, fatti su base di un numero cospicuo di esempi, emerge la conclusione seguente (basata più che altro su Carlsson).

Il congiuntivo sottolinea il valore astratto della relativa; essa non si riferisce a nessuna situazione specifica e quindi l'insieme di riferimento rimane piuttosto vasto. Spesso si trovano nella relativa degli elementi avverbiali a valore generalizzante, quali mai o in vita mia. L'indicativo, invece, conferisce alla relativa un valore concreto. Essa esprime cosi una situazione unica e precisa e di conseguenza l'insieme di riferimento si trova molto ridotto. La distinzione tra (38) e (39) riposerebbe quindi sul valore generico o specifico dell'articolo determinativo mancante, ma ristabilito nelle parafrasi di (40) e (41). Nelle parafrasi tale distinzione rimane interamente nascosta dal punto di vista formale; se però il sintagma nominale (i giovani o le cose) non è espresso, la distinzione nascosta ricompare nel modo verbale.

7. Non tutte le costruzioni superlative presentano la forma canonica trattata fin
qui, in cui l'intera costruzione è un SN. Nel par. 4 abbiamo già incontrato un
altro tipo, che ripetiamo qui come (42):

(42=29) Fra tutti i miei amici è Giorgio che mi ha aiutato di più

Anche qui possiamo individuare l'insieme attualizzato, che sarebbe quello che mi

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ha aiutato di più, l'insieme di riferimento tutti i miei amici e il criterio di comparazioneaiutarmi. Le differenze interpretative sono tre. Anzitutto il complementodi relazione non è più un costituente del SN, ma ha un posto a se stante nella frase, da cui è dominato immediatamente. In secondo luogo il criterio di comparazione non è più un aggettivo ma un sintagma verbale. Finalmente, non è più possibile trovare l'insieme attualizzato direttamente nella struttura sintattica. Gli ultimi due punti sono legati, il primo è indipendente e per questa ragione lo tratteremo prima.

8. Il punto da considerare è l'equivalenza semantica di:

(43) Luisa era la più studiosa delle mie amiche

(44) Delle mie amiche Luisa era la più studiosa

Nelle due frasi delle mie amiche ha la stessa funzione, cioè quella di costruire un insieme di riferimento. In (43) però tale funzione è strutturale: le mie amiche rappresenta l'insieme di riferimento naturale per la costruzione superlativa. In (44) il SP iniziale costituisce un quadro di riferimento per l'intera frase, anche al di fuori di qualsiasi costruzione superlativa. Ciò si vede p. es. in (45):

(45) Delle mie amiche non c'è nessuna che studi

L'esistenza di un tale quadro di riferimento permette alla costruzione superlativa
di (44) di ricostruirsi il proprio insieme di riferimento mancante.

Barbaud (1976) sottolinea la natura sintattica diversa delle due costruzioni: non è possibile derivare (44) da (43) mediante un'estraposizione a sinistra per esempio. La conseguenza più importante di questa situazione è la possibilità di avere i due quadri di riferimento nello stesso tempo. Diamo alcuni esempi:

(46) Fra i candidati presidenziali hanno scelto il migliore attore

(47) Fra i militari al potere hanno nominato il colonnello più giovane

(48) Fra le opere di Pirandello ho letto solo il romanzo più breve

L'insieme di riferimento che ricostruiamo in base alla costruzione superlativa è quello degli attori in (46), quello dei colonnelli in (47), quello dei romanzi (di Pirandello) in (48). L'esistenza però di un SP iniziale che funge da quadro di riferimento per l'intera frase permette di costruire un secondo insieme di riferimento, più comprensivo del primo: il romanzo più breve di Pirandello è incluso nell'insieme dei romanzi di Pirandello e questo a suo turno è incluso nell'insieme delle opere di Pirandello. Notiamo che l'ordine degli insiemi non può essere invertito; la frase (49) non è molto accettabile:

(49) ? Fra i romanzi di Pirandello ho letto solo l'opera più breve

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9. Ci sono vari tipi di costruzioni superlative che non determinano un SN. I casi
sono i seguenti:

(a) La costruzione superlativa modifica un aggettivo usato predicativamente.
Esempi:

(50) Fra i suoi articoli trovo più interessante il primo

(51) La soluzione che mi riesce più facile è questa

(52) II gioco che trovo più noioso èla dama

In queste costruzioni sono presenti gli stessi elementi che avevamo individuato nel par. 2 come caratteristici della costruzione superlativa. Così in (50) // primo rappresenta l'elemento attualizzato, i suoi articoli l'insieme di riferimento. Il criterio di confronto non è più la proprietà indicata dall'aggettivo interessante, ma la relazione trovato interessante da me, che possiamo anche rappresentare con una frase contenente una variabile: trovo interessante x. E anche qui l'unicità dell'elemento attualizzato viene espressa nella frase stessa (il primo, la soluzione, il gioco). Così sono simili le espressioni il gioco più noioso e il gioco che trovo più noioso. In questi casi si vede chiaramente come l'articolo determinativo è legato al SN che rappresenta l'elemento attualizzato e non all'indicatore di superiorità. Qui l'italiano si discosta dal francese che richiede l'indicatore di superiorità le plus, cfr.:

(53) Le jeu que je trouve le plus ennuyeux est le jeu de dames

In alcuni casi sembra che possa riapparire l'articolo determinativo. Così sono
corrette ambedue le frasi seguenti:

(54) I ragazzi che mi sembrano più intelligenti sono Carlo e Giorgio

(55) I ragazzi che mi sembrano i più intelligenti sono Carlo e Giorgio

Ma si tratta di casi strutturalmente diversi. In (54) la costruzione superlativa è l'intero SN / ragazzi che mi sembrano più intelligenti, il criterio di confronto include il verbo sembrare e l'insieme attualizzato è quello dei ragazzi nominati esplicitamente nella frase. In (55) la costruzione superlativa è il nome del predicato / più intelligenti, il criterio di confronto è solo la proprietà espressa da intelligente, l'insieme attualizzato è quello dei ragazzi sottintesi in i più intelligenti e il verbo sembrare stabilisce una relazione di identità supposta tra questi ragazzi e quelli nominati esplicitamente nella frase.

Nelle frasi seguenti, in cui non si confrontano più due insiemi di persone, ma
due momenti, viene a mancare la possibilità di aggiungere l'articolo determinativo.

(56) Quella volta Andrea era più comprensivo

(57) Questo è l'affare in cui gli sceicchi erano più furbi

(58) Waterloo fu la battaglia in cui Napoleone era meno felice

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L'elemento attualizzato non è l'individuo che è il soggetto della subordinata, ma
l'intera frase meno l'indicazione che fissa l'evento dal punto di vista temporale:
Napoleone era felice nella battaglia dix.

(b) La costruzione superlativa modifica un avverbio. Esempio:

(59) Di tutte queste ragazze Marisa lavora più seriamente

In questo esempio l'elemento attualizzato è Marisa, l'insieme di riferimento è costituito da tutte queste ragazze e il criterio di confronto è lavorare seriamente. Si tratta di un predicato riferito a Marisa. Tale predicato è l'equivalente della proprietà serio attribuita a Marisa in (60):

(60) Di tutte queste ragazze Marisa èla più seria

Sintatticamente, in (59) più modifica l'avverbio seriamente. Come nel caso degli
aggettivi l'indicatore di superiorità ha un posto fisso, cioè immediatamente precedente
il nucleo modificato (rispettivamente seria in (60) e seriamente in (59)).

(e) Finalmente ci sono i casi in cui più modifica un sintagma verbale:

(61) La proposta di trascorrere le vacanze in montagna mi piacque di più

Qui il criterio di confronto è x mi piace. Esso stabilisce una relazione tra la proposta menzionata e tutte le altre proposte taciute nella frase. In questo uso non è possibile avere l'avverbio più da solo: se non segue un complemento esso va rafforzato con la preposizione di. Il posto normale del sintagma di più è dopo il verbo.

C'è però una posizione marcata per l'indicatore di superiorità prima del verbo,
che conferisce un carattere alquanto letterario alla frase. In tale posizione più
appare da solo. Esempio:

(62) La proposta che più mi piaceva fu quella di trascorrere le vacanze in
montagna (- che mi piaceva di più)

La stessa doppia possibilità esiste per l'indicatore d'inferiorità meno, salvo che
qui l'aggiunta di di è facoltativa.

Citiamo e analizziamo ancora un altro esempio dell'anteposizione di più, proveniente
dal Gattopardo:

(63) Quella creatura che più si sarebbe dovuta curare ... (Il Gattopardo,
78.13)

L'elemento attualizzato è quella creatura, l'insieme di riferimento è costituito da
tutte le creature da curare e il criterio di confronto è si sarebbe dovuto curare x.

L'effetto rettorico della frase (63) è dovuto al carattere immaginario dell'insiemedi
riferimento. Se non c'è un vero e proprio insieme di riferimento con cui

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si può confrontare l'elemento attualizzato, il quantifìcatore da relativo diventa
assoluto e equivale a molto: si deve curare molto (bene) la democrazia.

Minne Gerben de Boer

Utrecht

Riassunto

II superlativo (relativo) italiano è più complesso di quanto risulti dal trattamento nei manuali. Passiamo in rassegna i vari problemi. I superlativi che modificano un aggettivo attributivo possono ricevere tutti la stessa interpretazione semantica, esemplificata con la frase Andrea è il ragazzo più giovane dei ragazzi della sua classe, frase poco accettabile per il suo carattere esplicito, ma da cui con varie cancelllazioni si possono derivare tutte le costruzioni. Semanticamente troviamo sempre gli elementi seguenti: insieme attualizzato, insieme di riferimento, criterio di confronto e indicazione della polarità (superiorità o inferiorità). Quando il superlativo modifica un aggettivo predicativo, un avverbio o un sintagma verbale, sono presenti gli stessi elementi, ma non si deducono più direttamente dalla struttura sintattica, come era già stata rilevata in un altro contesto da Barbaud. Facciamo alcune proposte per le analisi semantiche di varie frasi. Consacriamo anche molta attenzione al fatto che l'articolo determinativo in italiano non fa parte dell'indicatore di superiorità o inferiorità stesso, ma è legato al sostantivo implicato nell'insieme attualizzato. Come abbiamo mostrato in un lavoro precedente, questo è uno dei fattori che distinguono il superlativo italiano da quello francese.

Bibliografìa

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