Revue Romane, Bind 10 (1975) 2

Un'analisi delle costruzioni participiali assolute nella Vita del Cellini

di

Ingrid Ræder Taraldsen

Nel presente articolo cercheremo di dare una descrizione esauriente delle costruzioni participiali assolutel tanto frequenti2 nell'autobiografia di Benvenuto Cellini del '5003. Le singolarità linguistiche nello stile del Cellini non pare abbiano attirato spesso l'attenzione dei filologi4, ein particolare non ne è mai stata trattata la sintassi malgrado siano precisamente le originalità sintattiche a caratterizzare lo stile tanto personale dell'autore.

In questa sede ci limiteremo a trattare l'aspetto sincronico, cioè descriveremo e classificheremo gli esempi della nostra costruzione con riguardo speciale alle relazioni di concordanza. La classificazione ottenuta sarà poi il nostro punto di partenza per un'analisi degli stessi esempi basata su un metodo della grammatica trasformazionale : servendoci di un numero preciso di regole trasformazionali cercheremo di dedurre tutti i tipi di costruzioni participiali assolute dalia stessa, di baseT4a.^ya4e^p«è pere variare in quanto al numero di elementi. Cioè la grammatica trasformazionale ci serve a descrivere un fenomeno sintattico, difficilmente descrittibile con metodi più tradizionali, senza annettere troppa importanza ai problemi teorici che l'applicazione della stessa susciterebbe in uno specialista del metodos.

Per la classificazione degli esempi ci serviremo dei seguenti simboli:



1: Per ragioni di spazio ci dobbiamo limitare a descrivere solo le costruzioni dei verbi transitivi.

2: In tutto ci sono 1074 esempi della nostra costruzione, di cui 876 sono di verbi transitivi.

3: Edizione Rizzoli B.U.R. Milano 1954.

4: C. Hoppeler nella sua tesi di laurea (Trento 1921) «Appunti sulla lingua della Vita di B. Cellini», ha, nella forma di un elenco, trattato alcuni aspetti fonetici e morfologici.

5: Fondamento teorico: John Lyons: Introduction to Theoretical Linguistici. Cambridge 1969, e Norma Costabile: Le strutture della lingua italiana. Bologna 1967.

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P - proposizione; FNi - soggetto; FN2 - oggetto diretto; FN3 - oggetto indiretto; da -f- FNi - agente in una proposizione passiva. Il simbolo [+ Pro] sotto un elemento FN significa che FN è stato pronominalizzato. Se c'è anche il simbolo [-f Rifl] significa che la pronominalizzazione implica anche una riflessivizzazione. aux - l'ausiliare avere; aux-esse - la trasformazionepassiva implica un cambiamento nell'ausiliare da avere a essere. VT - il participio di un verbo transitivo nella forma non-marcata. VT-c - come sopra quando è stata applicata una regola di concordanza.

Ciascun tipo di costruzione participiale assoluta verrà citato con dei
simboli e seguito da alcuni esempi :

I. A. Participio più sostantivo postverbale:

a) senza concordanza participio - sostantivo: P — VT -f FN2 + (FNi)6 Fsempi: T1.40.7 Madama di Tampes saputo queste mie faccende, più grandemente verso di me inveleniva. 1.38. Messo noi in ordine le nostre artiglierie, secondo la commissione... 1.37. Alla qual cosa il papa, alzato le mane e fattomi un potente crocione.. . 1.95. Veduto le barche di questo luogo. . .8

b) con concordanza participio - sostantivo :

i. con soggetto attivo: P = VT-c -f FN2 + FNi

ii. con agente passivo: P = VT-c -f- FN2 + da + FNi

iii. senza soggetto : P = VT-c -f- FN2

Esempi: i. 1.62. Ritornato il governatore dal papa con la ditta opera nel
modo ditto, presa la scatola il papa...&

ii. 11.29. Per la qual cosa sopraffatta la ragione dall'ira, messi mano alla
spadalo.

iii. 1.23. E stesa la mana, gli donò m un fazzoletto .. . 1.42. Vista la
lettera, la mi misse tanta paura che. . .u

B. Sostantivo preverbale più participio: P = FN2 + VT-c + (da + FNI)I2

Esempi: 1.62. Eccoti la tua opera sciolta e veduta da sua santitàl3. 1.40.

Finito il mio suggello, che fu un termine di...14



6: Le parentesi normali indicano una scelta facoltativa, mentre le parentesi quadre indicano un fattore inerente, p.es. [+ Pro].

7: I numeri romani indicano il libro, i numeri arabi il capitolo.

8: Numero totale degli esempi : 227.

9: Numero totale degli esempi: 1.

10: Numero totale degli esempi: 6.

11: Numero totale degli esempi: 10.

12: Si veda la nota 6.

13: Numero totale degli esempi: 18.

14: Numero totale degli esempi: 16. Alcuni di questi esempi sono un po' ambigui in quanto il participio vi funziona piuttosto come attributo del sostantivo.

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11. A. Participio più pronome atono dativo più sostantivo postverbale:


DIVL5574

a) II pronome différente dal soggetto:


DIVL5578

b) II pronome identico al soggetto:

Esempi: a) 1.20. Cosi anch'io ridendo, fattogli riverenza, mi parti'...
1.39. Raccontogli tutte quelle diavolerie del sacco e datogli una buona
quantità di scudi. . ,15

b) 1.10. trovatomi ingannato, e toltomi i detti panni . . . 1.39. appresso
fattoci le carezze il buon padre e i0...16

B. Sostantivo preverbale più participio più pronome atono dativo:


DIVL5588

Esempi: 1.20. la quale con molta maraviglia mi disse che di gran lunga
io avevo trapassata la promessa fattagli. 11.24. Per gli infiniti travagli
postimi innanzi dalla perversa fortuna.. .17

111. Participio preverbale più pronome atono accusativo:


DIVL5594

a) II pronome différente dal soggetto:

Esempi: 1.71. Mostratala a misser Piero, subito mi introdusse dal papa.
11.75. e accomodatigli l'uno sopra l'altro in quel modo che. . . 1.64. e
presoci per mano a uno a uno ci messe drento al circulolB.


DIVL5600

b) II pronome identico al soggetto:

Esempi: 1.3. E corne signorotti, là ritiratisi per le parte, vivevano. 1.34.
Levatici di quivi, ce ne andammo. . .19

IV. Participio più pronome atono dativo più pronome atono accusativo:


DIVL5608

a) Tutt'e due i pronomi diversi dal soggetto:

Esempi: 11.6. Il duca Alfonso suo padre con questi danari gli arebbe più
presto con essi tolto Roma che mostratiglieli. 11.28. A queste parole,
vedutemele dire in atto semplice. . .20



15: Numéro totale degli esempi: 64.

16: Numéro totale degli esempi: 32.

17: Numéro totale degli esempi: 15.

18: Numéro totale degli esempi: 70.

19: Numéro totale degli esempi: 300.

20: Numéro totale degli esempi: 2.

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DIVL5614

b) II pronome dativo identico al soggetto

Esempi: 11.16. Contato li denari e tutto, messomili nella sportellina ditta,
di poi messi.. .21

e) II pronome accusativo identico al soggetto:


DIVL5622

DIVL5624

oppure:

Esempi: 1.30. di già era comparso ognuno, e tutù fat tintisi innanzi22.ll.39.
dove fattomigli incontro, lo menai per diverse stanze...23

V. Participio più proposizione oggetti va introdotta da che:

Esempi: 1.77. e veduto che io I'arei potuto ammazzare, in cambio di dargli io
li dissi... 1.4. Conosciuto il ditto che gli era uno scarpione. . .24 25

Esaminando gli esempi troviamo che valgono le seguenti regole per la
concordanza del participio:

I. C'è concordanza fra un participio e un pronome personale atono - riflessivo oppure non-riflessivo - all'accusativo in posizione enclitica rispetto al participio26. La presenza di un pronome personale atono al dativo, anch'esso enclitico, non vale a impedire questa regola.

11. C'è sempre concordanza fra un participio e un sostantivo in posizione
preverbale, anche nella presenza di un pronome personale atono al
dativo.

111. Non c'è mai concordanza fra un participio e un sostantivo in posizione
postverbale quando c'è un pronome personale atono - riflessivo oppure
non-riflessivo - al dativo in posizione enclitica fra participio e sostantivo.

ÍV. Apparentemente non si può predire sulla base di regole obbligatorie la
concordanza fra un participio e un sostantivo in posizione postverbale.



21: Numero totale degli esempi: 1.

22: Numero totale degli esempi: 7.

23: Numero totale degli esempi : 4.

24: Numero totale degli esempi : 90.

25: Se l'addizione degli esempi per i diversi tipi di costruzioni non concorda con il numero totale di costruzioni participiali assolute di verbi transitivi è perché sono state omesse alcune costruzioni con scarsa frequenza e perciò di meno interesse per il nostro scopo. Inoltre non abbiamo enumerato un gruppo molto ristretto di casi, totalmente aberranti, per quello che riguarda l'accordo, nel nostro sistema.

26: Ci sono alcune eccezioni, in cui il participio resta nella forma non-marcata. Ne riparleremo m rapporto alle derivazioni trasformazionali. Si veda anche più sotto nella stessa pagina.

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La diatesi

Basandoci sulle quattro regole sopraesposte per la concordanza in costruzioni
participiali assolute vogliamo postulare le seguenti ipotesi per decidere
se le costruzioni hanno un aspetto attivo oppure passivo:

A. Le seguenti costruzioni saranno considerate come attive:

1. Quelle che si classificano secondo la regola I. In questo caso c'è accordo fra un participio e un pronome personale atono all'accusativo; un pronome accusativo non può avere la funzione di soggetto per il participio. Ci sono anche alcuni esempi nel testo del Cellini dove troviamo questa costruzione senza accordo, p.es. 11.69. «Subito apertola, dissi al duca». In questi casi l'aspetto attivo della costruzione dovrebbe essere del tutto chiaro. La forma non-marcata del participio potrebbe essere un indizio che la costruzione venne considerata davvero come attiva e perciò avvicinata alla forma senza accordo fra participio e oggetto diretto, la quale è la più usata nelle costruzioni attive27.

2. Quelle che si classificano secondo la regola 111. Mancando la concordanza fra il participio e il sostantivo che lo segue non è possibile che ci sia una relazione di soggetto - predicato fra il participio e il sostantivo in una costruzione passiva; il sostantivo deve avere la funzione di oggetto diretto per il participio e perciò tutta la costruzione deve essere considerata come attiva.

B. Le seguenti costruzioni participiali assolute saranno considerate come
passive:

Quelle che si classificano secondo la regola II; c'è sempre concordanza fra un participio e un sostantivo in posizione preverbale rispetto al participio. È impossibile che il participio sia nella forma non-marcata in questo caso. È molto probabile che si abbiano qui delle costruzioni passive essendo il sostantivo soggetto grammaticale per il participio; fatto che proverebbe che un oggetto diretto per il participio non può in nessuna condizione trovarsi in posizione preverbale. In questo tipo di costruzione si trova spesso presente l'agente (da + FNi), fatto che sottolinea la loro funzione passiva.

Fino ad ora abbiamo trovato che delle nostre quattro regole i numeri I e 111 servono a delineare classi di costruzioni attive, mentre le costruzioni che si classificano secondo la regola II sono passive. Rimane la regola IV, la quale si può dividere in tre sottoclassi :



27: Si veda anche Stanco Skerlj: «Costrutti participiali del tipo «veduto la bellezza»» in Italia dialettale Vili. Pisa 1932.

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1. La classe che comprende gli esempi con accordo participio - sostantivo postverbale.

2. La classe che comprende gli esempi dove questo accordo non c'è.

3. La classe che comprende gli esempi dove il sostantivo che segue il participio è del tipo maschile singolare di modo che non si puô decidere se c'è concordanza o no in quanto la forma maschile singolare non si sépara formalmente dalla forma non-marcata.

Gli esempi classificati secondo 1. saranno forse subito considerati come passivi ; e come sappiamo, c'è qualche esempio di questo tipo con un agente espresso. Ma abbiamo anche un esempio di questo gruppo dove un soggetto attivo è esposto dopo il participio, cioè un esempio che non può essere passivo. Per conseguenza il costrutto P = VT-c + FN<¿ comprende sia costruzioni attive che passive.

I! secondo gruppo d'esempi - quelli che non presentano mai l'accordo -
ha spesso un soggetto attivo espresso e mai un agente passivo. Considereremo
queste costruzioni come attive.

Il terzo gruppo, caratterizzato da non-specifìcazione in quanto all'accordo, ha spesso un soggetto attivo espresso. È naturale includere il gruppo nella classe 2, e non nella prima, cioè classificando gli esempi che comprende come costruzioni attive senza accordo. Si può anche prendere in considerazione il fatto che la classe 2 comprende molti più esempi della classe 1, così che è probabile che la maggior parte degli esempi della classe 3. anche su una base statistica, debba appartenere alla classe 2. Risultato dell'indagine sulla diateli degli esempi classificati: la maggior parie di e<;«i è attiva. Secondo noi è una conclusione interessante osservare che quasi tutte le costruzioni participiali assolute di verbi transitivi sono attive, mentre nel latino classico queste costruzioni erano sempre passive.

Cerchiamo di integrare i risultati ottenuti dall'analisi sulla diatesi nel
nostro sistema di regole sull'accordo :

I. C'è accordo fra un participio assoluto e il suo oggetto diretto quando questo, in forma di pronome personale enclitico all'accusativo - riflessivo o non-riflessivo - viene aggiunto al participio. Le costruzioni sono sempre attive.

IL Non c'è mai accordo fra un participio assoluto e il suo oggetto diretto che segue il participio quando ci sono pronomi personali atoni e enclitici al dativo presenti nella costruzione. Le costruzioni sono sempre attive.

111. Quando c'è concordanza fra un participio e un sostantivo in posizione
postverbale non si può determinare la diatesi se non ci sono esposti

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soggetti attivi oppure agenti passivi. Se non c'è accordo in questo caso,
le costruzioni sono sempre attive.

IV. C'è sempre accordo fra un participio e un sostantivo che lo precede.
Il sostantivo ha la funzione di soggetto rispetto al participio e la costruzione
è sempre passiva.

Fino a questo punto abbiamo voluto decidere sulla diatesi delle costruzioni participiali assolute esclusivamente dai rapporti di concordanza. In seguito cercheremo di confermare i risultati di quest'indagine applicando un altro metodo sincronico. Cercheremo di derivare le nostre costruzioni da una struttura di base fissa, servendoci di un sistema di regole del tipo che si usa nella grammatica trasformazionale. - Ci baseremo su una proposizione semplice con il verbo in un tempo composto del passato, per esempio il passato prossimo, cioè su una proposizione del tipo: Piero ha venduto la casa ai fratelli. Questa proposizione, la quale daremo poi in forma simbolica, verrà considerata come la struttura di base per le costruzioni participiali assolute; e, applicando un certo numero di regole trasformazionali, cercheremo di dedurre tutte le costruzioni menzionate sopra da questa struttura di base.

Quasi tutte le costruzioni participiali assolute hanno una funzione temporale nella proposizione di cui formano una parte. Possiamo immaginare che la struttura di base venga introdotta da una congiunzione temporale la quale viene eliminata nel corso del processo di riduzione2B. La frase su cui baseremo il nostro processo di riduzione è documentata nel testo del Celimi.

Vediamo prima quali possibilità di accordo il participio ha quando è espresso il verbo ausiliare. Una statistica su un certo numéro di pagine casualmente scelte29 dove l'indagine è diretta sulla concordanza participio - oggetto diretto, quest'ultimo nella forma di un sostantivo pre- oppure postverbale, e dove un soggetto e/o un oggetto diretto possono essere presenti nella frase, ci dà il seguente risultato:

1. Pare che la presenza del soggetto non abbia nessun effetto sull'accordo.

2. Quando l'oggetto diretto è postverbale di solito non c'è accordo fra questo
e il participio. Soprattutto si deve osservare che quando è présente anche



28: Vorremo precisare che questo processo di riduzione deve essere considerato come processo esclusivamente sincronico e che eventuali complicazioni storiche non sono rilevanti in questa sede.

29: Pp. 42-142 nella edizione B.U.R.

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un oggetto indiretto - pronominale e atono - nella proposizione non c'è quasi mai accorde In questo caso, quando cioè l'oggetto diretto è postverbale, pare che ci sia una notevole tendenza verso la fîssazione del participio nella forma non-marcata.

3. Invece, quando l'oggetto diretto è preverbale. la situazione pare più complicata, in quanto abbiamo qui délie costruzioni complesse con un pronome relativo che sostituisce l'oggetto diretto nella proposizione subordtnata. Il rapporto fra accordo e non-accordo pare più arbitrario, più o meno il 50/50. Se c'è un oggetto indiretto atono espresso in questo caso, anche qui c'è una tendenza verso il non-accordo ma senza che questo fatto abbia lo stesso effetto decisivo del caso précédente3o.

Lo scopo della statistica era di mostrare che nel nostro testo possiamo trovare accordo o non-accordo senza riguardo alla posizione dell'oggetto diretto, e che questo rapporto pare fissato in un caso soltanto3l. Fatto che ci interessa perché utilizzeremo una proposizione dello stesso tipo (con oggetto diretto postverbale) come struttura di base per i processi di riduzione.

È importante osservare che tutte queste proposizioni sono attive, il verbo ausiliare è sempre avere. Perciò, quando a volte troviamo l'accordo, questo sarà sempre fra il participio e l'oggetto diretto. L'accordo non è riservato alle costruzioni passive.

In seguito cercheremo di dare un elenco delle regole necessarie per derivare tutte le costruzioni participiali assolute di verbi transitivi del nostro testo da una struttura di base. Questa struttura di base costituisce in sé una proposizione indipendente la quale è documentata nel testo.

Servendoci di simboli, vogliamo dare alla struttura di base la forma
seguente :



30: Possiamo illustrare questo rapporto come segue: 1. A. a. Piero ha venduto la casa - la forma più comune. b. Piero ha venduta la casa - si trova, ma raramente. B. a. Piero gli ha venduto la casa - forma esclusiva. b. Piero gli ha venduta la casa - non esiste. 2. A. a. La casa che Piero ha venduto , - tutt'e due ugualmente possibili. h. La casa cne Piero ha venduta B. a. La casa che Piero gli ha venduto - la forma più comune. b. La casa che Piero gli ha venduta - si trova.

31: Si veda la nota 30.

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Piero ha33 venduto la casa ai fratelli34

L'esempio «tipo» seguirà quello simbolico attraverso tutti i processi di riduzione. Vedremo anche che gli stadi di mezzo, che sono grammaticali, si troveranno nel testo del Cellini. Con questo espediente la struttura di base non sarà per noi soltanto un concetto astratto, ma sarà possibile difendere lei e tutto il processo di riduzione a partire dal nostro corpus.

Applicheremo le seguenti regole trasfbrmazionali :

1. Trasformazione passiva: spostamento di FNi - cioè FNi assume la funzione
di agente passive

2. Trasformazione passiva: Spostamento di FN235.

3. Trasformazione di concordanza (I): fra VT e FN2, quando questo funziona
corne soggetto passive

4. Cancellazione dell'ausiliare (aux).

5. Trasformazione pronominale: I. di FNi36. .. 11. di FN2. .. 111. di FN;j.

6. Trasformazione clitica degli elementi pronominalizzati: I. enclisi. . . 11. proclis
i37.

7. Trasformazione di riordinamento délia proposizione: I. di FN2. . . 11. di FN3.

8. Trasformazione di concordanza (II): fra VT e FN2 quando questo funziona
corne oggetto diretto.

9. Trasformazione di riordinamento di FNi.

10. Cancellazione di FNi: 1. in funzione di soggetto attivo. .. 11. in funzione di
agente passive

In tutto sono 10 regole. Osserviamo che la regola passiva è divisa in due
parti, provvedimento che si mostrerà molto utile in seguito. - La trasformazionedi



32: Si veda all'inizio per la spiegazione dei simboli. L'elemento prep. + FN3 è presente nella struttura di base soltanto se c'è un oggetto indiretto atono nel derivato.

33: II tempo e il modo dell'ausiliare non sono rilevanti qui; partiremo dalla sua forma non-marcata, cioè il presente indicativo.

34: È consigliabile scegliere dei sostantivi femminili oppure maschili plurali per FN2 e FN3 negli esempi «tipo» perché il participio mostri una forma marcata dopo l'applicazione di una trasformazione di concordanza. L'esempio è scelto dall'italiano moderno perché ci è sembrato il più semplice dal punto di vista dell'esposizione.

35: La trasformazione passiva vera e propria è la prima, dalla quale FNi assume la funzione di agente passivo e aux (avere) -> aux-esse. Lo spostamento di FN2 viene applicato soltanto facoltativamente.

36: Poiché FNi di solito viene cancellato (si veda regola 10), la pronominalizzazione non verrà applicata su questo elemento.

37: Non avremo occasione di applicare la regola sulla proclisi.

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zionediconcordanza è elencata due volte con ordinamento diverso; questo perché applicheremo la regola in due casi diversi anche se sarà sempre sullo stesso elemento, e vedremo che nel primo caso (FN2 in funzione di soggetto passivo) la regola è obbligatoria, mentre nel secondo (FN2 in funzione di oggetto diretto) è soltanto facoltativa. Considereremo invece la trasformazioneclitica come una sola regola. Vedremo in fine, che nessuno dei processidi riduzione esigerà l'applicazione di tutte le regole, la quantità applicatasarà variabile secondo la costruzione participiale che cerchiamo di dedurre.

All'inizio di questo lavoro abbiamo elencato quelle costruzioni che cercheremo di derivare in seguito. In tutto sono 11 costruzioni diverse in quanto non sarà presa in considerazione la presenza di un agente passivo. Abbiamo visto che c'è una regola (10) che può cancellare questo elemento e vedremo che la regola in questione è facoltativa. - Poi, la costruzione V non è una costruzione a sé stante ma piuttosto una subcategorizzazione di I, FN2 è rappresentato da una proposizione oggettiva introdotta da che.


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Struttura di base:


DIVL5797

(Fieru fia vendulo ta casa)

Sulla struttura di base possiamo applicare le seguenti regole:

4. Cancellazione del verbo ausiliare:


DIVL5805

9. Trasformazione di riordinamento di FNi:


DIVL5809

DIVL5811

Tutt'e due proposizioni accettabili secondo il nostro testo :

Es. 1.38. Messo noi in ordine le nostre artiglierie...

1.42. Mosso la guerra papa Clémente.. .

10. Cancellazione del soggetto (FNi), trasformazione facoltativa :


DIVL5821

11.16. Contato li denari e tutto. ..

11.18. Fatto la fornacetta bellissima. . .38



38: Che il soggetto del participio sia identico al soggetto della proposizione principale, non è una condizione perché si possa applicare la regola 10.

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DIVL5827

La struttura di base è identica alla précédente:

Dopo la cancellazione dell'ausiliare (vedi sopra) applichiamo le seguenti
regole:

8. Trasformazione di concordanza (II)39:


DIVL5835

9. Trasformazione di riordinamento di FNi:


DIVL5839

proposizione accettabile secondo il nostro testo:

Es. 1.62. Presa la scatola il papa. . .

10. Cancellazione del soggetto (sempre facoltativa):


DIVL5847

corne per esempio:

1.42. Vista la lettera. . . 11.33. Spinta la porta. . .

Abbiamo ottenuto la costruzione P = VT-c + FN2 tramite la derivazione di una struttura di base attiva senza applicare le trasformazioni passive. La risultante costruzione si deve perciò considerare come attiva. Ma possiamo figurarci che questa costruzione possa essere derivata anche in un altro modo, cioè applicando una delle regole passive (I) sulla struttura di base prima della cancellazione dell'ausiliare :

1. Trasformazione passiva, spostamento di FNi (I):


DIVL5857

{*è stato venduto la casa da Piero)

3. Trasformazione di concordanza (I) - regola obbligatoria4o:


DIVL5863

{è stata venduta la casa da Piero)

4. Cancellazione dell'ausiliare:


DIVL5869

{venduta la casa da Piero)

la quale proposizione è accettabile secondo i! nostro testo:

Es. 11.29. sopraffatta la ragione dall'ira. . .

10. Cancellazione di FNi, qui l'agente nella proposizione passiva:


DIVL5879

più sopra è una costruzione relativamente fréquente nel corpus.



39: La trasformazione di concordanza (I) è facoltativa. Sarebbe forse logico dare a questa regola un ordinamento diverso, cioè applicarla prima della cancellazione dell'ausiliare e direttamente sulla struttura di base, in quanto il derivato risultante è documentato nel corpus (si veda la nota 30). Ma poiché questo ordinamento creerebbe ulteriori difficoltà, riteniamo il primo ordinamento come il migliore. Le regole devono conservare la stessa posizione nell'elenco nel corso di tutte le derivazioni.

40: La regola è obbligatoria perché c'è sempre accordo fra soggetto e predicato in una proposizione passiva.

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La costruzione P = VT-c -f FN2 è stata derivata dalla struttura di base applicando la trasformazione passiva (I); dobbiamo quindi considerarla come passiva. Più sopra abbiamo ottenuto la stessa costruzione senza l'applicazione della regola passiva considerandola conseguentemente come attiva.

Concludiamo: la proposizione P = VT-c -1- FN¿ può essere derivata sia da proposizioni attive che da proposizioni passive. La costruzione in sé può essere sia attiva che passiva e soltanto la presenza di un soggetto attivo oppure di un agente passivo può spiegarci la diatesi nei singoli casi. Nel corpus troviamo le prove di questa nostra conclusione in quanto sono presenti esempi della costruzione sia con soggetto attivo sia con agente passivo. Ma vale la pena osservare che la maggior parte degli esempi non hanno né un soggetto attivo né un agente passivo espressi. L'opposizione attiva - passiva si è neutralizzata, la diatesi non è rilevante.


DIVL5887

Applichiamo tutt'e due le trasformazioni passive sulla stessa struttura di
base:

1. Trasformazione passiva (I):


DIVL5893

(*è stato venduto la casa da Piero)

2. Trasformazione passiva (II):


DIVL5899

(*la casa e stato venduiu du P.)

3. Trasformazione di concordanza (.1):


DIVL5905

(la casa è statu venduta da P.)

4. Cancellazione di aux:


DIVL5911

(la casa venduta da P.) costruzione documentabile nel corpus:

Es. 1.62. eccoti la tua opéra sciolta e veduta da sua santità.

10. Cancellazione dell'agente:


DIVL5919

Es. 1.32. Appresso alcuna cerimonia/a/7a...

Abbiamo ottenuto la costruzione P = FN2 + VT-c dalla struttura soggiacente mediante l'applicazione di entrambe le regole passive e vale la pena osservare che questo è l'unico modo in cui si possa derivarla. La costruzione è sempre passiva.

Applicando la trasformazione passiva (I) soltanto, siamo pervenuti alla costruzione P VT e| FN2. Applicando tutt'e due le regole passive siamo pervenuti alla costruzione P = FN2 + VT-c. La posizione di FN2 dipende cioè da questa applicazione. Prevedendo due regole per la trasformazione

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passiva, possiamo spiegare entrambe le costruzioni menzionate come passive
conformemente al nostro testo dove troviamo esempi con agente passivo
espresso per tutt'e due i casi.

Concludiamo esponendo brevemente le relazioni reciproche fra le costruzioni
finora derivate:

I. A. a. P == VT -f FN2 è sempre una costruzione attiva. Sulla struttura di base
non hanno agito né le trasformazioni passive né le regole di concordanza.

I. A. b. P = VT-c -f FN2 può essere sia attiva che passiva. È attiva quando la trasformazione di concordanza (II) ha agito dopo la cancellazione dell'ausiliare; FN2 funziona come oggetto diretto per il participio. La costruzione è passiva quando la trasformazione di concordanza (I) ha agito prima della cancellazione di aux, cosa che può succedere soltanto se è stata applicata la trasformazione passiva. In questo caso FN2 funziona come soggetto passivo per VT.

La costruzione *P = FN2 -f- VT sulla quale non ha agito la trasformazione
di concordanza (I) non si trova nel nostro testo. Conseguenza logica in
quanto la trasformazione di concordanza è qui obbligatoria.

Sappiamo dalla statistica sul rapporto dell'accordo per le costruzioni participiali analitiche nel nostro testo4l, che spesso c'è concordanza fra il participio e un sostantivo in posizione preverbale il quale funziona come oggetto diretto per il verbo perché l'ausiliare è avere, ma non può essere una regola obbligatoria in quanto troviamo anche degli esempi senza accordo. Più sopra abbiamo visto che in una posizione identica per le nostre costruzioni partfeiprair assolute c*e sempre accordo in questo caso (FN2 preverbale). Ma proposizioni con costrutti participiali analitici con FN2 preverbale non possono essere utilizzate perché dette proposizioni non sono semplici ma composte col pronome relativo esposto fra l'elemento FN2 e il verbo, cioè:


DIVL5937

DIVL5939

DIVL5941

FNi viene sostituito dal pronome relativo mediante la trasformazione relativ
a42. - Noi, invece, fondiamo la nostra ipotesi sulla seguente struttura di
base: P= FNi + aux -f VT -f FN2 ... dove le proposizioni relative non



41: Si veda la nota 25.

42: Si veda Norma Costabile: Le strutture della lingua italiana, p. 83.

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c'entrano. - Ripetiamo che la nostra costruzione P = FN2 + VT-c viene derivata esclusivamente con l'applicazione delle trasformazioni passive della conseguente trasformazione di concordanza (I) prima della cancellazione dell'ausiliare.

Pronominalizzazione

Per derivare le costruzioni participiali assolute che hanno uno o più pronomi enclitici aggiunti al participio dobbiamo introdurre la trasformazione pronominale. La regola consiste di due operazioni: 1. La cancellazione di un elemento; 2. L'introduzione di un altro elemento nel posto vuoto. Si può discutere se si dovrebbe considerare la trasformazione pronominale come una o due regole. La Costabile la considera come una regola 501a43, mentre un componente morfonologico determina la forma del pronome nei vari casi. Noi seguiremo la Costabile soprattutto per ragioni di semplicità nell'esposizione.

La trasformazione pronominale può agire su tutti gli elementi FN della sequenza. Per noi è di particolare interesse la pronominalizzazione di FN2 edi FN344. Se ci sono nella struttura di base sia un elemento FN2 che un elemento FN3 sui quali verrà applicata la trasformazione pronominale, applicheremo la regola due volte di seguito.

Secondo il nostro ordinamento delle regole, la trasformazione pronominale
viene applicata dopo la cancellazione dell'ausiliare.


DIVL5988

111. a.

La struttura di base:


DIVL5994

Applichiamo le seguenti regole:

4. Cancellazione dell'ausiliare:


DIVL6000

5. Trasformazione pronominale (FN2):


DIVL6004

6. Trasformazione clitica degli elementi pronominalizzati (I):


DIVL6008


43: Ibidem p. 57.

44: Si veda la nota 36.

45: Un componenie morfonologico ha Jeterminato la realizzazione del pronome. Si veda la nota 4?.

Side 320

8. Trasformazione di concordanza (II):


DIVL6012

L'applicazione della regola 8 è facoltativa. Anche se la maggioranza degli esempi di questo tipo mostra accordo fra VT e FN2 pronominalizzato, p.es. 1.16 mandatici, 1.71. mostratala; c'è anche qualche esempio che non lo mostra, p.es. 1.17. richiamatoci, 1.24. conduttola, i quali non possono essere spiegati dal contesto, il che, se possibile, risulterebbe in una restrizione su una regola obbligatoria altrove.

10. Cancellazione di FNr.


DIVL6018

DIVL6020

111. b.

In questo caso la pronominalizzazione di FN2 implica anche la riflessivizzazione
dello stesso. Struttura di base come sopra. Applichiamo le seguenti
regole :

4. Cancellazione dell'ausiliare:


DIVL6028

5. Trasformazione pronominale di FN2:


DIVL6032

6. Trasformazione clitica degli elementi pronominalizzati (I):


DIVL6036

8. Trasformazione di concordanza (II) :


DIVL6040

In questo caso la trasformazione di concordanza viene applicata obbliga-
FN2
toriamente perché l'elemento ha anche il componente [+Rifl].
Esempi del testo: 1.30. le grida sportesi; 1.42. e quella preparatasi...



46: Per questa costruzione abbiamo scelto un FNi al femminile per mostrare chiaramente com'è l'accordo.

47: Si veda la nota 45.

Side 321

9. Trasformazione di riordinamento di FNi:


DIVL6046

come p.es. 1.36. levatisi i detti; 1.63. accortasi lei di

10. Cancellazione di FNi:


DIVL6052

corne p.es. 1.3. ritiratisi; 1.34. levatici...

Ciò che rende la trasformazione di concordanza (II) obbligatoria in questo
caso non è soltanto il fatto che FNi = FN2, ma in più che l'elemento
FN2 [+Pro] [+Rifl] sia enclitico - mediante la regola 6 - rispetto a VT.


DIVL6058

La proposizione

è gramma-

ticale senza l'accordo, mentre dopo l'enclisi dell'elemento pronominale non è più cosi; non possiamo dire *Maria vendutosi. Questo si mostrerebbe più chiaramente applicando la trasformazione pronominale e la trasformazione degli elementi clitici prima della cancellazione dell'ausiliare; avremmo applicato la proclisi del pronome riflessivo la quale operazione esigerebbe che aux -> aux-esse e per conseguenza la concordanza obbligatoria.


DIVL6066

11. A. a.

Estendiamo la struttura di base usata finora con un complemento di
termine: P = FNi + aux + VT + FN2 + prep + FN3

{Piero ha venduto le case a Maria)

Applichiamo le seguenti regole:

4. Cancellazione dell'ausiliare:


DIVL6078

(Piero venduto le case a Maria)

5. Pronominalizzazione dell'elemento FN3:


DIVL6084

(Piero venduto le case a leï)

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6. Trasformazione clitica degli elementi pronominalizzati, qui di


DIVL6090

(Piero vendutole le case 49)

L'elemento prep. viene cancellato. Una regola specifica per l'italiano dice
che le preposizioni «incagliate» vengono cancellate automaticamenteso.

9. Trasformazione di riordinamento di FNi


DIVL6098

(.vendutole Piero le case)

P.es. 1.45. commessomi il papa questa. . . 1.52. mandatomi il papa tutte
le gioie. . .

10. Cancellazione del FNi soggetto:


DIVL6106

FN2 (vendutole le case)

come p.es. 1.38. Così levatoci la commessione. . . 1.39. Raccontagli tutte
quelle diavolerie del sacco. . .

Vediamo che la trasformazione di concordanza (II) non viene applicata
quando la trasformazione pronominale e l'enclisi hanno agito su un ele-
FN3
mento FN3 nella sequenza. . _ , enclitico blocca la concordanza fra par[+Pro]

ticipio e oggetto diretto.

11. A. b.


DIVL6118

Questa costruzione viene derivata nello stesso modo in cui è stata derivata la precedente, e neanche in questo caso, FN3 = FNi, viene applicata la trasformazione di concordanza, come vediamo dagli esempi: 1.10. toltomi i detti panni; 1.79. guardatosi la spada... ;



48: Restrizione per la enclisi di FN3: la regola non entra in vigore se l'elemento FN3 rappresenta un pronome nella terza persona plurale (loro). Cellini potrebbe forse usare la forma -gli per la terza persona plurale, ma non abbiamo trovato nessun esempio che possa confermare questo fatto.

49: Si veda la nota 45.

50: La regola non è vigente per tutte le lingue. In norvegese p.es. si trovano preposizioni senza determinante, p.es. tavlen som jeg skriver pà (la lavagna che scrivo su).

Side 323

Le costruzioni


DIVL6124

DIVL6126

sono tutte attive perché la trasformazione passiva non ha agito sulla struttura
di base nel corso della derivazione.

Se la pronominalizzazione riguarda l'elemento FN3 è possibile applicare
la trasformazione passiva sulla struttura soggiacente:

IL B-


DIVL6134

1. La trasformazione passiva (1):


DIVL6138

DIVL6140

( *sono stato venduto le case a Maria da P.)

2. La trasformazione passiva (II) :


DIVL6146

DIVL6148

(*le case sono stato venduto a Maria da P.)

3. La trasformazione di concordanza (I) :


DIVL6154

DIVL6156

(le case sono state vendute a Maria da P.)

4. Cancellazione dell'ausiliare:


DIVL6162

DIVL6164

(le case vendute a Maria da Piero)

5. Pronominalizzazione di FN3:


DIVL6170

DIVL6172

(le case vendute a lei da P.)

FN3
7. Enclisi dell'elemento , _ ,:
[4 Pro]


DIVL6178

DIVL6180

(le case vendutele da Piero)

come p.es. 11.46. di poi le opere commessemi da sua Maestà.

11.59. che certi salari ordinatimi da sua maestà. . .

Side 324

10. Cancellazione di FNi:


DIVL6190

(le case vendutele)

corne p.es. 11.24. . .e delle mie grande opere fattegli.

Tí. 107. e oltra tutti i dispiaceri fattimi. . .

Le costruzioni di questo tipo sono sempre passive, fatto che viene documentato
nel corpus; troviamo esempi con l'agente passivo esposto e mai
con soggetto attivo.

Si può anche osservare che perché si possano applicare le trasformazioni passive, vale la restrizione che FN3 non può essere identico a FNi. La pronominalizzazione di FN3 non può includere una riflessivizzazione dello stesso, perché due FN conreferenziali nella struttura di base bloccano la trasformazione passiva. Fatto che viene provato nel nostro testo in quanto


DIVL6202

la costruzione

Riassumendo, possiamo concludere che per quello che riguarda le costruzioni con un elemento FN3 pronominalizzato, la trasformazione di concordanza non entra in vigore quando FN2 è postverbale; la costruzione deve essere attiva. Invece, quando FN2 è preverbale, le trasformazioni passive sono stale applicate, la regola passiva (IX^^ssenëe Fumea che possa spostare FN2 alla posizione preverbale; FN2 è in posizione di soggetto e la trasformazione di concordanza (I) viene applicata obbligatoriamente; la costruzione è passiva.


DIVL6208

IV. a.

Finora abbiamo trattato separatamente le pronominalizzazioni di FN2 e
di FN3. Ma le due operazioni possono anche figurare nella stessa proposi-

zione; applichiamo la regola due volte in seguito. La struttura di base è
come sopra. Applichiamo le seguenti regole:

4. Cancellazione dell'ausiliare:


DIVL6218

(Picro venduto le case a Maria)

5. Pronominalizzazione di FN2:


DIVL6224

(Piero vendu to esse a Maria)

Side 325

Pronominalizzazione di FN3:


DIVL6230

{Piero venduto esse a lei)

6. Trasformazione clitica degli elementi pronominalizzati:


DIVL6236

(*P. vendutolegli(e))

7. Trasformazione di riordinamento di FN2 e FN3:


DIVL6242

(* Piero vendutogliele)

8. Trasformazione di concordanza (II):


DIVL6248

{Piero vendutegliele)

In questo caso le regole 7 e 8 vengono applicate obbligatoriamente.

10. Cancellazione del soggetto:


DIVL6256

Esempio del corpus: 11.6. mostratiglieli. .


DIVL6260

IV. b.

Se FN3 è identico a FNi la pronominah'zzazione dello stesso implica anche la
riflessivizzazione. La regola di concordanza (II) non entra in vigore; pare che
FN3 pronominalizzato e riflessivizzato blocchi l'accordos3.


DIVL6266

IV. e.

Quando è l'elemento FN2 ad essere identico a FNi non verrà bloccata l'applicazione
della trasformazione di concordanza (II).

Es. 1.52. Per la guai cosa fattimisi innanzi... 11.71. e voltomisi con quel suo
bruttissimo visaccio. . .



51: La regola dell'enclisi è stata adoperata due volte di seguito.

52: Per gli esempi si veda all'inizio.

53: FN3 Si puô fare la comnarazione con la costruzione P = VTr , + FN2 dove la [ ; Pro] concordanza viene ugualmente bloccata da un elemento FN<) pronominalizzato.

Side 326

Ma secondo il nostro testo di documentazione pare che ci sia una restrizione per
FN3
la trasformazione di riordinamento degli démenti clitici. Se l'elemento
è un pronome personale délia terza persona non viene applicata la regola 6.
Es. 1.74. al quale il papa voltosigli, gli disse... [1.4. fattomigli incontro. .. I
quali esempi hanno lu costruzione:


DIVL6276

Per tutte le costruzioni di IV non è stata applicata la regola passiva; devono
tutte essere costruzioni attive.

11 nostro tentativo di dedurre le costruzioni participiali assolute con VT transitivo nella Vita del Cellini, servendoci di un numero di regole trasformazionali le quali vengono applicate su una struttura di base fissa, pare confermare il risultato riguardante la diatesi delle stesse costruzioni; al quale risultato siamo pervenuti dalla descrizione del rapporto dell'accordo delle stesse. - Le costruzioni con FN2 in posizione preverbale sono passive, perché, come detto sopra, unicamente la trasformazione passiva (II) ha la facoltà di spostare FN2 a questa posizione, e sono unicamente le trasformazioni passive che esigono l'applicazione della trasformazione di concordanza (I). Con una eccezione tutte le altre costruzioni assolute sono attive. (Hanno la caratteristica di FN2 in posizione postverbale). La costruzione P = VT-c -(- FN2 può èssere sia attiva che passiva, ed è l'unico caso in cui otteniamo la stessa struttura superficiale sia che la trasformazione passiva abbia agito o no.

Concludiamo: Dei 12 tipi diversi di costruzioni participiali assolute con
VT di un verbo transitivo postuliamo che le costruzioni :


DIVL6284

sono sempre passive, mentre:


DIVL6288

può essere sia attiva che passiva. Tutte le altre costruzioni sono sempre
attive.

Mediante la nostra analisi abbiamo voluto mostrare che la diatesi non è una caratteristica inerente del participio, cioè che non si può dire, come spesso si è fatto, che il participio in sé è attivo o passivo, ma che il fattore diatesi entra in vigore soltanto durante il processo di riduzione.

Side 327

Indipendentemente dalla nostra analisi abbiamo osservato che nel corpo degli esempi si trovano participii assoluti e con soggetto attivo e con agente passivo, fatto che conferma il risultato ottenuto mediante l'analisi, cioè che il participio può fare parte di costruzioni sia attive che passive.

Questa soluzione dipende dal fatto che i participii assoluti vengono derivati da proposizioni complete - la struttura di base - poiché la trasformazione passiva può agire su proposizioni intere soltanto. E soltanto adoperando la grammatica trasformazionale abbiamo potuto mostrare questo aspetto della diatesi per le costruzioni participiali assolute.

Ingrid Rœder Taraldsen

Oslo